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Musei del macabro (Roma)

a cura Paolo Spagnuolo

           

Cosa hanno in comune la replica a grandezza naturale della Vergine di ferro di Norimberga con l'impronta bruciata di una mano sinistra su un libro? Entrambi sono in mostra in due dei musei meno conosciuti della Città Eterna, minuscole e misteriose gemme che giacciono lontane dalle strade dai turisti. Il museo, definito piuttosto grandiosamente delle Anime del Purgatorio, è alloggiato in una piccola stanza accanto alla sagrestia nella chiesa del Cuore Sacro della Sofferenza. La chiesa, costruita di recente (nel 1927, ma per alcuni nel 1890), si trova nei pressi del lungotevere in zona Prati ed è facilmente riconoscibile a causa del suo stile eclettico e dalle dominati e pesanti caratteristiche gotiche della struttura. Ma cos'è esposto esattamente in questo misterioso museo? Ci sono oggetti e fotografie di reperti che mostrano tracce tangibili di apparizioni delle anime dal purgatorio lasciate sulla terra. Tutto è appeso sul muro sinistro della stanza d'esposizione. Ci sono molte immagini di mani o impronte digitali sulle pagine di libri, tavoli di legno o abbigliamento. I "reperti" provengono da Belgio, Francia, Germania e, naturalmente, Italia. Per visitare il "museo", un termine che anche il sacerdote della parrocchia disdegna, bisogna entrare in chiesa e scendere un corridoio. Un "silenzio gotico" avvolge tutto e sembra ancora di più esaltato dopo avere lasciato il traffico caotico esterno. Alla fine del passaggio bisogna entrare in una porta e chiedere di vedere il museo. Non c'è alcun biglietto da pagare e molto probabilmente il sacerdote vi vorrà spiegare che il museo è una parte insignificante della chiesa. Dopo le "Anime del Purgatorio" siete pronti a qualcosa di meno ultraterreno? Se la vostra risposta è affermativa non c'è nulla di meglio Del Museo del Crimine. E' distante solo quindici minuti: bisogna attraversare il Ponte Sant'Angelo, continuare lungo via Paola ed arrivare in via del Gonfalone, 29. Alcuni edifici dopo si scorge un palazzo che chiaramente ha l'aspetto di una prigione. L'edificio, costruito dal Papa Leone XIII nel 1827, ora ospita molti uffici della polizia e quindi, prima di entrare attraverso una doppia porta blindata, alcuni agenti opereranno una perquisizione. Poco dopo l'ingresso si inizia a sentire un senso di oppressione aumentato dalla visione di un'enorme campana di bronzo utilizzata in passato per scandire le giornate dei prigionieri. Il museo è diviso in tre sezioni, con computer che creano un museo virtuale a fianco a quello reale. Una sezione è dedicata al controllo sociale delle devianze ed esamina l'evoluzione del sistema penitenziario e la storia delle prigioni italiane. La seconda sezione analizza lo sviluppo dell'antropologia criminale e le tecniche per ricostruire i reati. Ma la sezione Punizioni e Crimini è la più "insanguinata" e raccapricciante e per questo è anche la più affascinate. Mostra semplicemente come venivano trattati i criminali in passato usando modelli e immagini in miniatura dei diversi metodi di tortura usati per secoli nell'illuminata Europa! Alcuni dei metodi mostrati sono davvero ingegnosi. C'è la famosa Vergine di ferro, grande quanto basta per contenere una persona adulta e munita di spuntoni che trafiggevano il condannato nel momento in cui il sarcofago antropomorfo veniva chiuso. La lunghezza delle punte era tale da provocare ferite che non uccidevano immediatamente, ma provocavano una lunga agonia. Sono in mostra anche manette, particolari sedie per la tortura e fruste di tutti i tipi. I nomi di alcuni di questi oggetti sono alquanto particolari e inspiegabili come "La mangiatoia di Giuda", usata per estorcere le confessioni facendo sedere il malcapitato in cima ad una sorta di piramide ed applicando man mano dei massi sempre più pesanti che appesantivano l'inquisito (il risultato lo lascio immaginare). Per quanto interessante sia questo museo scommetto che vi sentirete molto felici di vedere di nuovo l'azzurro cielo di Roma dopo aver superato di nuovo le pesanti porte blindate.

          

               

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