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  Chiesa di S.Maria a Lamole (Brucianesi - Firenze)

a cura di Marco Meucci

     

STORIA

Lungo la s.s. 67, superato il “Masso della Gonfolina” (in direzione Montelupo Fiorentino), al Km 63,5 si trova l’abitato di Brucianesi. Poco dopo, sulla sinistra, lungo la strada che risale il colle, troviamo la chiesa di S. Maria a Lamole. Il toponimo "Lamole" potrebbe aver origine dal latino lama (palude, stagno), considerando anche le caratteristiche del luogo. La chiesa, dedicata alla Madonna, è citata per la prima volta in un documento del tredicesimo secolo ma il suo impianto risale all' anno mille, forse costruita sulle rovine di un tempio pagano. Il portale è del XV° secolo, mentre la canonica, che ingloba preesistenti torri medievali, è del secolo successivo. Al seicento risale la cappella della Compagnia del Santissimo Sacramento, addossata al fianco est della chiesa. Nell' Ottocento la chiesa è sottoposta ad importanti lavori di restauro, che furono ripetuti solo nel 1975. Attualmente il complesso è abbandonato e inagibile dal 1998, mentre il cimitero annesso è stato recentemente restaurato ed è tutt'ora in funzione.

ATMOSFERE LUGUBRI ED AVVENIMENTI INQUIETANTI

L'interno della chiesa, a causa dello stato di abbandono in cui riversa, è a dir poco spettrale. Vandali e ladri hanno devastato gli annessi locali della canonica, mentre dalla chiesa sono state asportate le acquasantiere e altri arredi. Di recente è stata teatro di messe nere ed atti sacrileghi, tanto da indurre chi di dovere a murare l'entrata principale.
Nell'annessa cappella della Compagnia del SS. Sacramento, alla sinistra dell'altare, una porticina conduce ad uno stanzino buio e malsano con delle botole sul pavimento ricoperte da lastre di marmo, nelle quali venivano conservate le ossa dei defunti; in seguito alle violazioni sono state traslate nell'ossario del cimitero accanto. Si dice che da qualche parte esista un passaggio che conduce nelle fondamenta del tempio pagano preesistente. Racconti locali narrano anche di strane luci viste brillare di notte dietro le vetrate della chiesa, lamenti provenienti dalla cappella e scorribande nel cimitero ad opera dei soliti vandali. 

   

               

                     

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