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L'isola di Poveglia (Poveglia - Venezia)

a cura di Enrico Romano

        

L’isola di Poveglia, anticamente chiamata “Popilia” per via della sua vegetazione, è un luogo molto particolare, che per gli amanti del mistero merita di essere preso in considerazione. Situata di fronte al Lido di Venezia, più precisamente in corrispondenza di Malamocco, essa è accessibile solamente da Venezia o da Chioggia mediante battelli e traghetti. Ma dedichiamoci un po’ al passato, che vede questa piccola isola centro di avvenimenti storici.

Nel 421 Poveglia durante le invasioni Barbariche, fece da rifugio agli abitanti di Padova ed Este, i quali vi si stabilirono fino all’809, data del suo abbandono, durante la ritirata di Rialto. Nella seconda metà del IX secolo si stabilirono a Poveglia 200 famiglie di servi veneziani, che lavoravano per il Doge Pietro Tradonico, il quale venne ucciso nell’864, in seguito ad una congiura nobiliare. I servi del Doge si rinchiusero per 40 giorni a Palazzo Ducale, chiedendo giustizia, ottenendo dal nuovo Doge “Orso Partecipazio” molti privilegi, e in meno di un secolo Poveglia si ingrandì divenendo ricca. Nel 1378 divenne definitivamente repubblica autonoma, destando preoccupazioni alla Serenissima, la quale come provvedimento decise di indebolire il potere di Poveglia compiendo un“decentramento”della popolazione. Vennero perciò esiliati diversi cittadini, e tale avvenimento sfociò in un conflitto:“la guerra di Chioggia”. Durante una battaglia il forte di Poveglia venne distrutto. Una volta finita la guerra, alcuni abitanti dell’isola fecero ritorno, vantando ancora degli antichi privilegi loro concessi, tra i quali per esempio l’esenzione dalle tasse.Tuttavia l’isola non era più delle dimensioni in cui l’avevano lasciata, ma parve dimezzata a causa di tempeste e terremoti. Le navi che per il loro pescaggio non riuscivano a passare per il Lido, vennero fatte transitare per il canale di Poveglia, dove vennero depositati attrezzi e bastimenti. uando su due navi che si trovarono a passare per Poveglia scoppiò la Peste, l’isola fu utilizzata come lazzaretto provvisorio, grazie al quale Venezia evitò di essere contagiata e molte vite furono così messe in salvo. In seguito, precisamente nel 1805 l’isola divenne lazzaretto a tutti gli effetti, e vennero qui condotti coloro che subivano il contagio della peste, per evitarne la diffusione. L’isola fu abbandonata nel 1968 ed ora è in grave stato di abbandono.

Poveglia è stata ispezionata dal Magistrato delle Acque, il quale sta cercando di inserirla nel progetto di valorizzazione territoriale della laguna Veneziana. Tale progetto consiste nella creazione di nuovi orti. L’iniziativa godrà del contributo delle detenute del carcere Veneziano, le quali si occuperanno di far rifiorire alcune isole, tra cui Poveglia

 

LEGGENDE

Come ogni luogo misterioso che si rispetti, anche Poveglia trova le sue leggende e racconti. Secondo voci di pescatori infatti, l’isola dopo il tramonto sarebbe invasa dagli spiriti di coloro che venivano portati qui a morire durante il periodo della pestilenza. Alcuni affermano che nelle ore notturne, passando vicino alla costa dell’isola, si possano udire voci malinconiche, e addirittura vedere strane forme vagare. Fino ad alcuni anni fa si dice che Poveglia, come Sant’Andrea, fu meta di messaioli, che data la tranquillità dell’isola, dovuta al suo abbandono, agivano indisturbati. Che le strane presenze siano leggenda o realtà lasciamo a voi la scelta, rimane però il fatto che quest’isola è un luogo molto particolare, e soffermandosi al tramonto ad ammirarla, dà una sensazione di tornare indietro nel tempo. Se fate una visita a Venezia dunque, e avete la possibilità di soffermarvi,gustatevi questa immagine di storia, ne vale la pena.

          

               

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