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Passo "Cento Croci" (Modena)

a cura di Ivan da Modena

        

Segnalazione tratta dalla "Gazzetta di Modena"

      

"Percorrendo la via Giardini in direzione di Pievepelago, poco prima di Serpiano si trova sulla destra un bivio con l'indicazione Passo Cento Croci. La strada si inerpica in maniera decisa e costante fino ai 1.270 metri del passo che, stretto tra i Monti Cantiere e Rovinoso, collega le valli dello Scoltenna e del Dragone. Da qui passava anche il secondo percorso della via Vandelli (1739), che collegava Modena e Pistoia. Mano a mano che si sale lungo la strada, tornante dopo tornante, la vegetazione diventa sempre più rada, mentre il vento sibila tra gli alberi. L'ambiente pare avvolto in una cappa di mistero, quasi a ricordare antiche e terribili vicende. Giunti in cima, si scorge un piccolo oratorio, dove è custodita una lastra di marmo bianco con 99 croci scolpite che, a loro volta, ne formano un'altra e più grande, la centesima. Ora è interessante scoprire a cosa sia dovuta questa particolare denominazione di Passo Cento Croci. Per qualcuno, queste croci rappresentano altrettante maestà dislocate nella vallata per proteggere abitanti, raccolti e viandanti dalle forze del male; per altri, costituiscono il richiamo di un'antica e terribile leggenda, che tuttora viene raccontata nelle lunghe, fredde veglie invernali dagli abitanti di Serpiano e Barigazzo. Questa leggenda sarebbe legata alla presenza di un albergo collocato proprio sull'antica strada commerciale, tanto piccolo quanto, almeno in apparenza, accogliente. La cucina genuina, i letti comodi, il fuoco sempre acceso... ma anche un ingegnoso sistema di cunicoli e trabocchetti che finivano nella cantina sottostante, dove le vittime designate erano accolte da un letto di punte di ferro e venivano in questo modo orribilmente straziate. E gli osti? Derubavano i malcapitati e con i corpi cucinavano genuine ricette gastronomiche. Fino a quando, una sera, un frate trovò un dito nella propria minestra di verdura e, dopo essere fuggito, denunciò il tutto alla giustizia. Subito dopo, l'albergo venne bruciato e tutto intorno sparso del sale, affinché nulla più potesse crescere. Le 99 croci sono poste a ricordo perenne delle vittime, mentre la centesima, e più grande, rappresenterebbe il frate salvatore."

      

                  

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