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Castello di Moretta (Villanova Solaro - Cuneo)

a cura di Wes

             

STORIA

Il castello di Moretta sorge proprio al centro del paese; testimoni affermano di aver avvistato più volte il fantasma di un amico del famoso duca d'Alba e per vendetta murato vivo in una segreta. L'imponente noce del castello si innalza sulla pianura circondato dalle case del paese. Costruito verso la metà del XIV° secolo in origine la pianta del  castello era un quadrato di poco più di 42 m di lato, rinforzato agli angoli da quattro torri sporgenti, poliediche a 10 lati, di cui 9 visibili esternamente. Oggi rimangono solamente 2 torri e tre lati: manca infatti quello rivolto verso il parco, di conseguenza il cortile interno rimane aperto. L'edificio possiede dei sotterranei che comunicano con il fosso. Un pian terreno, un primo piano e un secondo piano in corrispondenza della merlatura. I larghi e profondi fossati che circondano da ogni parte il castello, erano facilmente inondabili con l'acqua proveniente dalla vicina bealera. La distribuzione interna degli ambienti è stata profondamente alterata nei secoli XVII e XIII, quando il castello, perduta la sua efficienza bellica, venne utilizzato prima come luogo di villeggiatura e  successivamente come ospedale. Sul lato sud si apriva il portone, servito di ponte levatoio e difeso dalla torre maggiore. Le torri e le mura esterne erano merlate, con merli a coda di rondine (lo stesso tipo di merli adottati nel castello di Moretta). Documenti a noi pervenuti fissano la costruzione del castello intorno al 1327 per opera di Filippo di Acaia. Nel XV° secolo avviene il passaggio da parte del feudo e del castello ai Solaro che lo tennero fino alla metà del secolo XIX° e diedero il loro nome al paese che prima era chiamato Villanova di Moretta. I Solaro possedettero fino a 24 feudi e castelli sparsi per il Piemonte; furono a volte amici ed avversari di Filippo, degli altri principi di Acaia e dei conti di Savoia. La famiglia assai numerosa si divise poi in vari rami, annoverando tra i suoi molte personalità; governatori, uomini d'arte e politici, parecchi vescovi, 15 cavalieri dell'ordine, 27 cavalieri dell'ordine di Malta, ecc... Nel 1505 fu costruita la splendida canonica e, intorno alla stessa epoca il castello fu abbellito. Col passaggio del Marchesato di Saluzzo sotto il dominio Sabaudo (1601) cominciò a perdere la sua importanza militare e fu trasformato in luogo di villeggiatura. Nel 1800 fu adibito a ospedale e successivamente come ricovero per gli anziani.

LA LEGGENDA

Molti affermano di aver visto lo spirito passeggiare nel giardino descrivendolo come una persona di alta statura, occhi neri, capelli lunghi, baffetti e pizzo alla moschettiera, casacca di pelle, pantaloni a sbuffo infilati negli stivali. Una delle testimonianze piu accreditate è quella di un professore di Torino che si recò sul posto in pieno giorno e vide una figura misteriosa vestita con un abito da gentiluomo cinquecentesco. Questa persona passeggiò per un po' poi si voltò verso l'alto notando il professore; lo fissò per qualche minuto e il nostro testimone racconta che aveva un volto triste e molto pallido. Poi come se niente fosse passò attraverso la scarpatura di base e come se non esistesse svanì. La nota più curiosa è che il professore si segnò esattamente ora e data dell'apparizione: le 15 DEL 10 LUGLIO 1978 e nonostante era noto per la sua razionalità, non ebbe dubbi nell'affermare che aveva visto un fantasma!

NOTE SUL LUOGO

Dal 1996 nel castello fu aperto un caratteristico ristorante ed attualmente è anche residenza signorile quindi proprietà privata. Non visitabile. Comunque per maggiori informazioni sulla storia di Moretta e i suoi monumenti:

Tel. 0172-911035 (Municipio)
Indirizzo: Piazza Castello, Moretta (Cuneo)

  

COME ARRIVARE

 

 

Da Milano prendere la Milano-Torino e una volta arrivati a Torino prendere la strada provinciale di Saluzzo Moretta Se si viene da Bologna o comunque da tutte le regioni adriatiche, bisogna proseguire con la A14 fino a Bologna. Prendere la Bologna-Milano fino a superare il cartello Piacenza Ovest e da lì l'autostrada E-70. Da qui imboccare la Torino-Savona fino a incontrare il cartello con l'imbocco della provinciale Saluzzo di Moretta.

    
        

    

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