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Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)

A cura di Massimiliano Pesenti

          

Bergamo. Città di antiche tradizioni ma anche città moderna e circondata di ricchi paesaggi e colline che dal piano al monte si inerpicano salendo via via sempre di più sui colli circostanti.
La cittadina è splendida in particolar modo in estate quando salendo alla città alta si può godere della vista sottostante e le stradine che si snodano attraverso questo borgo rendono ancora di più suggestivo il tutto. Ora ridiscendiamo la parte alta e fermiamoci quasi in pieno centro. Ed ecco che ci appare di fronte un edificio religioso che apparentemente dalla sua forma e dalla sua architettura sembra un pò insolito in un contesto cosi cristiano e conservatore come appunto la città di Bergamo. Stiamo parlando della Basilica di Santa Maria Maggiore. Un edificio molto caro ai bergamaschi e meta di moltissimi turisti. La basilica venne edificata nel 1157 ma precedentemente a tale struttura c’erano delle rovine anch’esse in precedenza costruite e dedicate alla Vergine Maria nel VI o VII secolo e poi successivamente riadattata e ricostruita nel 1693.

Cosa ci appare guardando l’esterno della Basilica? Innanzitutto, ed è evidente ad occhio nudo, la mancanza di una facciata vera e propria. Si perchè la chiesa non ha un volto e la pianta a forma di croce greca è ancora più inusuale soprattutto perchè non ci sono state influenze greche a Bergamo. Ecco già alcuni misteri che vengono a galla. Entriamo dal portale principale e notiamo subito che il pavimento è a scacchi bianchi e neri e le pareti che fanno da perimetro interno sono completamente tappezzate di arazzi fiorentini e fiamminghi. Ma se ritorniamo alla sua storia, nella basilica tutte le pitture a muro vennero distrutte per ordine del Cardinale Borromeo e cosi pure gli altari laterali, quindi ecco una prima metamorfosi della nostra chiesa. Cosa ci fa un ouroboros (un serpente che si morde la coda), simbolo alchemico d’eccellenza in una basilica cristiana? All’interrogativo ecco che rispondiamo andando a vedere il monumento funebre dedicato ad un grande musicista dell’epoca di Donizetti, Mayr, il quale pare fosse un proselito di una setta massonica, non si conoscono ancora i documenti ufficiali a tale appartenenza, ma sulla parte laterale all’altare centrale troviamo questa posizione “funebre” di questo artista. Sull’arpa di una delle muse ecco che troviamo un altro simbolo esoterico: il sigillo di Salomone racchiuso dentro un cerchio. E lo stesso simbolo lo troviamo inoltre accanto al portale settentrionale della basilica, congiuntamente con altri simboli alchemici raffiguranti la flora e la fauna, oltre anche alla mitologia, e guardando tali rappresentazioni ci viene spontaneo pensare che non sono proprio consoni in questo luogo ma bensì più per i castelli o di alcuni edifici romanici a cui certi artisti si dedicavano a rappresentare i linguaggi esoterici. Spostiamoci sempre dentro alla basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo e andando verso l’altare, notiamo un capolavoro ligneo di notevole pregio ma molto molto particolare. Il coro generalmente sta sempre dietro all’altare, invece questo è diviso da stalli anteriori all’altare stesso formanti una “U” ad angolo retto, e a stalli posteriori formanti tutti un semicerchio. Nella basilica troviamo notevolissime contraddizioni che vanno a congiungersi con il perenne e oramai secolare movimento anti clericale tutto dedicato alla stregoneria e all’alchimia, due forme inaccettabili da parte dello Stato del Vaticano. Eppure qua a Bergamo non sembra proprio cosi. Ai visitatori le tarsie del coro si presentano in quattro sezioni che raffigurano i quattro liberatori della Bibbia: Mosè, Giuditta, Noè e Davide. Ora proseguiamo verso l’ala destra nel piedistallo centrale di apertura del Coro notiamo una splendida tarsia che ricongiungendosi con i quattro pannelli danno un significato iniziatico legato al neoplatonismo cristiano quello appunto dell’ascesi dell’anima e della trasformazione interiore dell’uomo fino alla spiritualizzazione più completa e all’ascesa a Dio. Nell’ala destra, vicino al piedistallo di apertura del coro, troviamo una tarsia di Lorenzo Lotto rappresentante un amorino che tenendosi in equilibrio su una bilancia, spalanca le ali in cerca di un’ascesa verso il cielo. Sulla sua testa ci sono tre fiamme che simboleggiano il fuoco sacro della purificazione spirituale. Appena al di sotto della tre fiamme si legge una scritta: “Nosci te ipsum” ovvero: conosci te stesso. E’ chiaro che questo ci porta a pensare alla meditazione interiore, ovvero quando l’uomo sarà in grado di conoscere se stesso fino in fondo potrà allora trovare la strada della più totale e completa dedizione a Dio. La bilancia invece, nell’alchimia, è il simbolo della sublimazione e nel caso della nostra tarsia rappresenta il passaggio da uno stato di coscienza ad uno più elevato. Tutt’intorno al putto con le ali spiegate, troviamo dei simboli di vittoria che stanno ad indicare come la felicità dell’anima si raggiunge solo meritandosela e con il più totale equilibrio di sè stessi. Appunto come i due piatti della bilancia: ascendente e discendente. Sempre stando davanti al coro ecco il Creatore e l’uomo nel quale sono raffigurati nella stessa scena dentro ad una bolla di luce. Adamo con le braccia spalancate verso il cielo, gli animali, le cose create, i quattro elementi della natura (terra, aria, acqua e fuoco), i sette pianeti e le stelle fisse. La Basilica è una grande fucina di alchimia e di tradizioni esoteriche, certamente ci sono dei toni artistici e architettonici che non danno un senso di sicurezza mentre ci si avvia verso la visita. Sicuramente la frase: niente è per caso, qua ci sta bene. Siamo stati testimoni di pitture misteriose, come il coro ligneo che ci hanno portati a rivedere un pò la nostra parte interiore, l’aspetto primordiale dell’uomo e della sua luce divina e se non sarà l’uomo stesso a trovare la sicurezza e la stabilità spirituale non potrà mai pretendere di elevarsi a Dio senza una coscienza o quantomeno una spinta verso l’alto fra i cieli.

              

                   

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