Diafano,
silenzioso fantasma, una giovane donna dalla fatale bellezza, dal
viso «illuminato da due occhi scuri, brucianti», solca nella notte
la superficie immobile dell’Adriatico nella sua bara, avvolta in un
bianco sudario…
Con questa immagine, inquietante e suggestiva, Bram Stoker apre La
Vergine del sudario (The Lady of the Shroud), il romanzo che scrive
nel 1909, tre anni prima della sua morte e dodici anni dopo aver
pubblicato il celeberrimo Dracula. Ricomponendo la vicenda pagina
dopo pagina attraverso l’uso di ritagli di giornale, lettere,
biglietti e brani di diario (una tecnica già felicemente adottata
nel suo capolavoro) Stoker trasporta il lettore in un mondo dove
realtà e possibilità si confondono e dove l’unica cosa che può
essere data per scontata è la paura. In questo modo, il padre della
letteratura sui vampiri si conferma come uno straordinario
manipolatore di trame: un grande creatore di allucinate atmosfere in
cui si rispecchia tutta la sottile perversione dell’epoca
vittoriana.
ESTRATTO.
«L’ultima cosa che vidi fu il lampo di un viso pallidissimo
illuminato da due occhi scuri, brucianti, mentre la figura si
lasciava cadere nella bara come nebbia o fumo che si disperda allo
spirare del vento».
Bram Stoker
nacque a Dublino nel 1847, città in cui morì nel 1912 dopo aver
vissuto scrivendo e lavorando come segretario dell’attore Henry
Irving. Conosciuto in tutto il mondo per Dracula (1897), considerato
il capostipite della letteratura sui vampiri, ha scritto molti altri
romanzi tra cui, oltre a La vergine del sudario, riproposto da
Castelvecchi dopo molti anni di assenza dalle librerie italiane,
vanno almeno ricordati Il mistero del mare (1902), Il gioiello delle
sette stelle (1907) e La tana del verme bianco (1911).
INFORMAZIONI SUL
LIBRO
Titolo: La Vergine del
Sudario
Autore: Bram Stoker
Prezzo: 15 Euro
Pagine: 409
Lingua: Italiano
Editore: Castelvecchi
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