Il
Graal? Tutti lo cercano, ma nessuno sa esattamente che cosa sia. Nel
corso dei secoli gli sono state attribuite caratteristiche diverse e
addirittura per alcuni non sarebbe neppure un oggetto ma la
discendenza di Gesù Cristo e Maria Maddalena (che avrebbe trovato
rifugio a Rennesle- Château, nella regione francese dell’Aude, punto
di partenza per una nuova Crociata). Questa idea – che continua a
essere, come ovvio, scandalosa – si basa sul fatto che la grafia
Sangréal dei manoscritti medievali può essere interpretata sia come
«Saint Graal», Santo Graal, che richiama l’immagine di un vaso
contenente il sangue di Cristo (l’antico occitano gradal significa
«recipiente»), sia come «Sang Royal», Sangue Reale. In questo
appassionante libro, Jean Markale risale alle fonti del Graal,
almeno dal punto di vista letterario, dal romanzo incompiuto di
Chrétien de Troyes, scritto alla fine del XII secolo, al Parzival di
Wolfram von Eschenbach ripreso poi da Richard Wagner. Senza
trascurare il suo significato per alcune tra le più misteriose
società segrete, dagli Illuminati di Baviera all’enigmatica Thule
che tanto influenzò il nazismo e, in particolare, Himmler, per il
quale il Graal era l’energia assoluta.
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Jean Markale è
un autorevole studioso di cultura celtica e storia medievale.
Tra i suoi libri più significativi – molti tradotti anche in
italiano – ricordiamo Il druidismo. Religione e divinità dei
celti (1998) e La grande épopée des Celtes (1997- 1999). L’Età
dell’Acquario ha pubblicato, nel 2005, Halloween. Storia e
tradizioni. |