Le
Piramidi di Giza erano realmente tombe? Per quale ragione
riprodurrebbero la Cintura di Orione sulla Terra? Perché i tre
sarcofagi sono collocati ad altezze diverse? Quale relazione c’è tra
il dio Horus e la Sfinge? E la costellazione di Orione raffigura
davvero un uomo? Sono solo alcune delle domande che trovano risposta
nel libro CUSTODI DELL’IMMORTALITÀ di Piero Magaletti, un
appassionante viaggio tra i misteri dell’Antico Egitto che,
combinando studi di archeologia, astronomia, filologia, linguistica,
mitologia e simbolismo esoterico, rivela l’autentico scopo delle
Piramidi: garantire l’immortalità all’anima del sovrano. Il sospetto
che la Piana di Giza nascondesse dell’altro si è insinuato ormai da
decenni; ciò che mancava è la spiegazione definitiva di cosa
avvenisse. Una soluzione da sempre scritta nelle stelle, ma finora
sfuggita ad ogni indagine: nel 1603, l’Uranometria di Johann Bayer,
uno dei padri dell’astronomia moderna, assegnava ad ogni stella una
lettera dell’alfabeto greco. Le tre lettere della Cintura di Orione
sono Z, E, D. ZED, proprio il nome del pilastro di granito alto 60
metri che secondo lo studioso italiano Mario Pincherle sarebbe
custodito nella piramide di Cheope. L’esatta etimologia di Piramide
e di Medjedu, il nome egizio di Cheope, è identica per entrambi ed è
dimora del membro virile; lo Zed è quindi il membro di Osiride e il
suo scopo era condurre, attraverso una copulazione cielo-terra,
l’anima del faraone nella costellazione di Orione, che non raffigura
un uomo, ma la dea Iside, sposa di Osiride. La prova che le piramidi
costituissero tre livelli di un percorso iniziatico che conduceva
dalla morte alla vita, dall’ignoranza alla conoscenza, deriva
dall’osservazione dell’altezza crescente delle tre camere che
contengono i sarcofagi, da Micerino a Cheope. E non è tutto.
L’inizio del rito necessitava un sacrificio umano, quello del
faraone stesso; la complessa cerimonia che si svolgeva nella Piana
era scandita da due fenomeni celesti; la sua conclusione suggellava
la rinascita del re defunto nelle sembianze di una stella in cielo e
l’incoronazione del nuovo Horus sulla Terra. Qualcuno è certamente a
conoscenza di questo millenario rituale e ha nascosto indizi nei
luoghi più impensabili: un atlante stellare, un monumento, un
quadro... Ora, per la per la prima volta, CUSTODI DELL’IMMORTALITÀ
svela e commenta questi messaggi lasciati nel corso dei secoli e
rivela dettagliatamente i passaggi dell’intera cerimonia. La
formulazione di questa nuova teoria è basata su prove inconfutabili,
non su congetture di natura fantascientifica: nessun accenno ad
Atlantide o a visitatori dello spazio, ma solo il dovuto
riconoscimento ad un popolo straordinario che ha creduto di poter
trascendere la natura mortale realizzando qualcosa che l’uomo
moderno non è in grado di riprodurre. Tra tutti i misteri che
stimolano la nostra fantasia, le Piramidi di Giza rappresentano il
più affascinante polo di attrazione universale; un interesse
incentivato dalla pubblicazione di innumerevoli interpretazioni che
alimentano una sete di conoscenza inestinguibile. La divulgazione di
questa scoperta scientifica, frutto di 15 anni di lavoro, soddisfa
la curiosità di milioni di appassionati e stimola con intelligenza
studiosi e ricercatori, sulla stessa scia di best seller come Il
mistero di Orione e Impronte degli dèi.
INFORMAZIONI SUL
LIBRO
Titolo: Custodi
dell'Immortalità
Autore: Piero Magaletti
Prezzo: 12 Euro
Pagine: 104
Lingua: Italiano
Editore: Bastogi Edizioni
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