PRESENTAZIONE
C’e’ chi non si nasconde
nell’ammettere d’essere
Massone, ritenendo che
solo una corretta
interpretazione possa
far luce su un movimento
di pensiero che nel
corso dell’ultimo
millennio è stato sempre
coerente con i suoi
principi ed ha generato
illustri personaggi che
molto hanno dato
all’umanità. Mi chiamo
Dante e sono da parecchi
anni affiliato alla
Massoneria. Sono stato
iniziato in Panama molti
anni fa, in seguito alla
richiesta di una
carissima persona. Il
mio percorso verso
questa direzione parte
da molto tempo addietro,
probabilmente era insito
nel DNA poiché il mio
bisnonno, agiato nobile
dell’entroterra
marchigiano proveniente
dalla Francia, di punto
in bianco ritenne
corretto seguire
Garibaldi (eccellente
esempio di Maestro
Massone) nella sua lotta
per i diritti di
libertà, uguaglianza e
fratellanza. Devo
affermare che fui
tentato di entrare anche
in un occasione
precedente, quando
ricoprivo la carica
d’amministratore di un
emergente impresa edile.
Ma il mio istinto mi
portò a non accettare
giacché in quella
richiesta d’iscrizione
subdorai l’incitazione
alla corruzione, al
malcostume, e all’essere
“manipolato” per cause
puramente commerciali e
di potere. Oggi posso
dire, a maggior ragione,
che la Massoneria ha
anche quest’aspetto poco
edificante, ma domando:
Qual è la famiglia o
gruppo o associazione
dove non esistono
opportunisti, e persone
che ne fanno parte
solamente per meri
benefici personali?
Voglio specificare e
rilevare che ciò che
andrò a scrivere non è
la verità assoluta della
Massoneria, bensì il
modo di pensare di un
suo partecipante; sarà
inequivocabilmente
differente da altri
appartenenti. Voltaire
amava dire: Fratello
mio, non puoi immaginare
come amo essere
differente da te, perché
solo la differenza
genera un confronto
costruttivo volto al
miglioramento delle
parti ed al bene
dell’intera umanità.
L'INTERVISTA
Quando e perché sei
entrato nella Libera
Muratoria?
Avevo circa 25 anni
quando, imprenditore di
successo (consentitemi
il termine) fui
avvicinato da un
personaggio che mi
ventilò la possibile
affiliazione ad una
loggia enigmatica
(lascio a voi il nome
tristemente famoso). Mi
fece domande e proposte
strane che in quel
momento non reputai
idonee a farmi fare
quella scelta.
Oltretutto devo anche
dire che la mia cultura
storica era molto
limitata quindi non
vedevo altra visione per
la Massoneria che
congrega di persone
importanti e di potere
con il compito di
tramare tra loro per
concludere affari
remunerativi. Nel corso
degli anni successivi
iniziai ad interessarmi
alla storia dei
templari, e mano a mano
che andavo avanti
nasceva in me la
consapevolezza che la
Massoneria non fosse
solo quello che avevo
pensato ma ben oltre.
Significativa fu poi la
lettura di vari libri
dove scoprii che
Garibaldi fosse stato un
Maestro Massone. Devo
anche dire che il mio
bisnonno fece la sua
parte, indirettamente.
Infatti racconta la
storia della mia
famiglia che questo avo
ad un certo punto della
vita, lasciò una
famiglia con enormi
patrimoni economici per
seguire il generale
nella sua corsa alla
difesa della Libertà nel
mondo. Trasferiamoci ora
verso la fine del
millennio, parlo
dell’anno 1995, dopo
quindici anni, quando mi
trasferii in Panama.
Continuavo ad essere
sempre più appassionato
per la storia medioevale
e dei Templari. Scovata
una vecchia libreria
nella capitale
panamense, presi
l’abitudine di
frequentarla
regolarmente conoscendo
così il proprietario, un
arzillo quanto erudito
signore, al tempo
ottantenne, col quale
presi confidenza. Nel
corso delle nostre
lunghe chiacchierate sui
templari, venne fuori
l’argomento Massoneria
ed esposi a lui,
ingenuamente, il mio
desiderio di poterla
conoscere
approfonditamente. Lui
non mi disse niente per
i seguenti sei mesi.
Seppi dopo che mi
segnalò alla sua Loggia
ed altri Fratelli mi
osservarono a lungo. Poi
lui un giorno mi chiese
se avevo ancora il
desiderio di conoscere
la Fratellanza ed a un
mio ancor più deciso
cenno affermativo mi
chiese di firmare un
modulo con la richiesta
di affiliazione.
Passarono altri tre
mesi, diversi incontri
con altre persone che mi
scrutarono, mi
osservarono, mi
valutarono, infine fui
iniziato. Potrei solo
trattare di spiegare la
gioia che provai anni
dopo la mia iniziazione
nel visitare una Loggia
di un altro paese latino
americano e vedere nel
libro degli ospiti il
nome di Garibaldi con
quello del mio bisnonno.
Cosa simboleggia per te
la Massoneria?
Domanda vasta ed ampia
alla quale cercherò di
dar una risposta
coincisa. Vediamo un pò:
La Massoneria
simboleggia per me il
mezzo attraverso il
quale poter crescere,
intellettualmente e
spiritualmente. So di
poter contare
sull’immensa memoria
trasmessa oralmente nel
corso dei secoli da una
indeterminata colonna di
Fratelli con i quali ho
in comune tre valori
indissolubili: la
Libertà, l’Uguaglianza e
la Fratellanza. Vi svelo
una frase indicativa che
si ripete nel corso dei
rituali e che poi è
un’altra risposta alla
vostra domanda:”Sono qui
per scavare pozzi fondi
ai vizi ed elevare
templi alle virtù.”
Invito comunque a
leggere il proseguo
dell’intervista dove
elencherò i principi
massonici,tramandatasi
per secoli,principi che
condivido. Condivido,
concludendo una poesia
del Fratello W .v .
Goethe che dice: Che
cos’è la Massoneria?
In casa è bontà
In affari onorabilità
In società é cortesia
Nel lavoro è onestà
Con gli infelici è
compassione
Contro l’ingiustizia è
resistenza
Per la debolezza è aiuto
Davanti ai codici è
lealtà
Contro la falsità è
smemoratezza
Per i felici è
compiacimento
Per l’umanità è
dedizione
Con il prossimo è umiltà
e tolleranza
Al cospetto di dio è
Amore
Molti "profani" in
questo momento si
staranno chiedendo: ma
in parole povere, questo
ordine cos'è?
La Massoneria
soggettivamente si
richiama a una
tradizione iniziatica,
trasmessa da uomo a uomo
fin da epoche
immemorabili. La
Massoneria universale,
e’ una associazione
filantropica con il fine
ultimo di poter elevare
alla maggior
consapevolezza
l’Umanità. Se vogliamo
dare una definizione
antropologica possiamo
dire che la filosofia
massonica é laico e non
esclusivista. Definisco
laico quando la natura
dell’uomo viene definita
a prescindere dal suo
rapporto con Dio.
Definisco non
esclusivista (potrebbe
sembrare contraddittorio
con la visione che si ha
al di fuori della
Massoneria) quando si
fonda su valori comuni
che appartengono sia
alla propria
antropologia che ad
altre antropologie.
Queste affermazioni
filosofiche non sono
mie, appartengono ad un
filosofo contemporaneo,
Giuliano di Bernardo,
controverso Massone.
Devo dire, per chiarezza
espositiva che concordo
su questo punto col
Fratello Di Bernardo.
Come collegamento
storico molto si scrive
e si legge. Sono stati
chiamati in causa il
sacerdozio egiziano, i
misteri eleusini, i
pitagorici, gli esseni,
le sette gnostiche e
zoroastriane, il
mitraismo, i druidi, il
sufismo persiano e
arabo, la qabbalah
ebraica, i Templari, i
catari, i Fedeli
d’Amore, gli alchimisti,
l’ermetismo
rinascimentale, i Rosa
Croce: in breve,
l’intero retroterra
esoterico della civiltà
occidentale e del vicino
Oriente. Nonostante una
pluralità di
sorprendenti affinità e
talvolta di coincidenze,
nessuna vera prova
sussiste in merito a
eventuali rapporti di
identità o di continuità
tra qualcuno di questi
supposti antecedenti e
la Massoneria. Diverso è
il discorso per quanto
concerne l’influenza che
alcuni di essi possano
aver esercitato nel
processo di formazione
della Massoneria
moderna. Parliamo un
attimo anche del
segreto, o presunto
segreto, che si vocifera
la Massoneria abbia
insita in se: Coloro che
si determinano a farsi
iniziare liberi muratori
soltanto per pervenire a
conoscere del segreto,
possono sbagliarsi,
perché può capitar loro
di vivere cinquant’anni
maestri muratori senza
mai giungere a penetrare
il segreto di questa
confraternita. Il
segreto del libero
muratore è inviolabile
per sua propria natura,
perché il libero
muratore che lo conosce,
lo conosce soltanto per
averlo indovinato. Egli
non lo ha appreso da
alcuno. L’ha scoperto a
forza di frequentare la
loggia, di osservare, di
ragionare e di dedurre.
Quando egli vi è
pervenuto, si guarda
bene dal partecipare la
sua scoperta a
chicchessia, fosse anche
il suo miglior amico e
fratello massone,
poiché, se costui non ha
avuto il talento di
penetrare il segreto,
non avrà neppure quello
di trarne partito
apprendendolo oralmente.
Questo segreto sarà
dunque sempre un
segreto.
Tutto quello che si fa
in loggia deve essere
segreto; ma coloro i
quali per una disonesta
indiscrezione non si
sono fatto scrupolo di
rivelare ciò che vi si
fa, non hanno certo
rivelato l’essenziale.
Come avrebbero potuto
rivelarlo se non lo
conoscevano? Se
l’avessero compreso, non
avrebbero rivelato le
cerimonie. Altra cosa è
la riservatezza, ossia
la facoltà di ogni
associazione liberamente
costituita di
pubblicizzare o di non
pubblicizzare le sue
attività, quando non
siano illecite o vietate
dall’ordinamento
giuridico. A questo
riguardo va precisato
che comunque pressoché
tutti i rituali dei
lavori muratori e delle
relative cerimonie di
iniziazione sono stati
stampati in ogni lingua,
a partire almeno dal
terzo decennio del XVIII
secolo, e che i
nominativi dei
dirigenti, così come le
ubicazioni delle logge,
sono sempre stati noti.
Voglio comunque
aggiungere per essere
estremamente chiaro che
non condivido, così come
non lo condividono la
maggior parte dei
Fratelli, tanto per non
andar lontano nella
memoria, quello che
cercò di fare L. Gelli
con la P2. Inoltre, non
voglio nascondere che ci
sono stati, ci siano e
ci saranno fratelli
massoni che adoperano la
Massoneria a puro scopo
commerciale affaristico,
per il proprio disegno
di arrecare proventi
alle proprie tasche. Ma
questo fa parte del
gioco della vita. In
quante famiglie
integerrime sono nate
persone che ne hanno
calpestato i valori per
scopi a loro più
consoni?
La squadra e il
compasso, due simboli
pregni di significato
esoterico. Cosa
riconosce in essi la
Massoneria?
Sin dai tempi remoti
l'umanità si è sempre
servita dei simboli per
esprimere e
rappresentare le proprie
idee. Ogni cosa è
soggetta a variazione.
Le parole cambiano,
possono essere spesso
ingannevoli o
inadeguate, mentre i
simboli rispecchiano
completamente e
invariabilmente la
complessa realtà che
sono chiamati ad
esprimere. Partiamo dal
fatto che il rituale
Massonico nasce dalle
antiche credenze della
corporazione dei
muratori operativi,
costruttori di
cattedrali. In
conseguenza di ciò si e’
voluto dare una valenza
simbolica agli oggetti
che usavano tali
costruttori. Ritengo che
la simbologia sia stata
adottata proprio per la
difesa dei propri
“segreti”intesi come
modus operandi. Penso
anche che la
riservatezza, quindi,
sia derivata dal non
voler permettere a
qualsiasi persona di
millantare credito nel
dichiararsi costruttore,
carica molto ambita in
quei tempi, senza prima
aver passato tutta la
serie di esami che
portano un’apprendista
alla sapienza di un
Maestro. Nel settecento
questa iper riservatezza
che sconfinava anche nel
segreto, era dovuta
principalmente dal fatto
che questi uomini si
trovavano nel pieno
contesto di assolutismo
politico, nel quale un
dialogo inter-religioso,
ed inter-classista
sarebbe stato sanzionato
e punito in modo
estremamente violento e
persecutorio. Passiamo
quindi ai simboli: Il
muratore operativo usava
la squadra per tracciare
angoli perfetti nella
costruzione dei muri. Il
libero muratore usa la
squadra per camminare
sempre retto nel
percorso della vita
comune. Il muratore
operativo usava il
compasso per disegnare
cerchi. Il libero
muratore usa il compasso
per circoscrivere le
proprie passioni.
Inoltre possono essere
interpretati così come
di seguito riportato: la
squadra, duplice nei
suoi bracci che
rappresentano tutti gli
antagonisti, soprattutto
il diritto ed il dovere.
Il compasso rappresenta
l’irraggiamento della
ragione per valutare i
fatti, per misurare il
rapporto tra l’io e non
io.
Sappiamo che esiste una
incredibile vastità di
ordini e obbedienze
Massoniche riconosciute,
potresti elencarci le
correnti principali e le
loro gerarchie?
Potrei anche
eruditamente fare
quest’elenco,
scartabellando tra
internet e libri. Ma lo
potete fare anche voi,
liberamente. Mi preme
invece sottolineare come
l’organizzazione della
Massoneria si fonda
sull’unità di base
inderogabile, costituita
dalla loggia. Si tratta
di un gruppo, costituito
da almeno sette
individui e strutturato
su base gerarchico-
funzionale,
relativamente
autosufficiente e idoneo
a lavorare in modo
rituale nei tre gradi
universalmente
riconosciuti da tutta la
massoneria a livello
mondiale: apprendista,
compagno d’arte e
maestro. Una pluralità
di logge dà vita,
attraverso un sistema
federativo su base
nazionale, a una Grande
Loggia (in alcuni Paesi,
come l’Italia e
l’Olanda, denominata
Grande Oriente), che di
norma ha giurisdizione
esclusiva sul territorio
dello Stato in cui è
insediata, in base al
principio di esclusività
territoriale: essa sola
può autorizzare la
fondazione di nuove
logge e controllare il
regolare funzionamento
di quelle esistenti. Una
Grande Loggia possiede
organismi di autogoverno
ed è presieduta da un
gran maestro, al quale è
affidato il potere
esecutivo, mentre quello
legislativo è esercitato
dalla periodica
assemblea generale
(detta per estensione
Gran Loggia o, in altre
massonerie, Convento) di
tutte le logge regolari,
attraverso la presenza
dei loro maestri
venerabili o di loro
delegati. Il gran
maestro, inoltre,
rappresenta la Grande
Loggia nei rapporti con
le singole logge e con
il mondo “profano” e con
le Grandi Logge di altri
Paesi, le quali si
riconoscono
reciprocamente sulla
base della “regolarità”,
ossia della conformità
alle caratteristiche (i
cosiddetti landmarks)
considerate fondamentali
e irrinunciabili. Il
Gran Maestro è
coadiuvato da una giunta
di collaboratori, che
ricalca nei titolo e
nelle funzioni la
fisionomia della loggia:
un primo e un secondo
grande sorvegliante, un
grande oratore, un gran
tesoriere, un gran
segretario, i sostituti
del gran maestro
(deputati del gran
maestro o, nel Grande
Oriente d’Italia
(G.O.I.) , i due grandi
maestri aggiunti),
eventuali altri
aggiunti. Sinonimi di
Grande Loggia, sempre
intesa come federazione
di logge su base
nazionale, sono
Obbedienza e Comunione,
nei significati
rispettivi di
federazione di logge che
si assoggettano a
un’unica autorità
nell’ambito di una
determinata
giurisdizione nazionale
e di comunità di logge
organicamente collegate
da un complesso
normativo e da strutture
organizzative comuni. Il
termine Ordine, di
ascendenza religiosa o
cavalleresca, può
designare, a seconda dei
casi, sia la singola
Grande Loggia sia la
massoneria universale,
indipendentemente dalle
diverse aggregazioni
nazionali e in
un’accezione
sovra-nazionale. Nello
stesso senso, sebbene
non da tutti apprezzato
e impiegato, ricorre
quello di Istituzione.
Ogni Grande Loggia oggi
esistente trae origine
direttamente dalla Gran
Loggia di Londra fondata
nel 1717 (la quale ha
assunto dopo circa un
secolo la denominazione
di Grande Loggia Unita
d’Inghilterra) o da
un’altra Grande Loggia,
a sua volta fondata da
quella inglese. Per
questo motivo la G.L.U.
d’Inghilterra si è
attribuita (e le viene
generalmente
riconosciuta) la
denominazione di “Grande
Loggia madre del mondo”:
ma questo appellativo,
l’autorità morale che ne
deriva e il ruolo di
severo guardiano
dell’ortodossia
massonica che di fatto
questa Grande Loggia ha
svolto e continua a
svolgere, non implicano
alcun primato di essa né
alcun rapporto di
subordinazione nei suoi
confronti da parte delle
altre Grandi Logge.
Infatti, non è mai
esistita
un’organizzazione
massonica sovranazionale
alla quale sia stata o
venga riconosciuta
autorità gerarchica
sulle singole Grandi
Logge, le quali sono
tutte autocefale e
indipendenti. Persino
modesti tentativi,
effettuati in passato,
di dare vita a organismi
di reciproca
informazione tra le
diverse Grandi Logge
sono tutti presto o
tardi falliti, anche a
causa della decisa
opposizione manifestata
costantemente a questo
riguardo dalla G.L.U.
d’Inghilterra.
Nonostante differenze
più o meno sensibili tra
le diverse Grandi Logge,
tutte si conformano più
o meno fedelmente ai
princìpi stabiliti dalle
Costituzioni approvate
nel 1723 dalla G. L. di
Londra, antenata
prossima - come si è
detto e come si vedrà
meglio più oltre -
dell’attuale G.L.U.
d’Inghilterra. E tutte,
a livello dei tre gradi
universalmente
praticati, seguono usi,
simboli e rituali
approssimativamente
sovrapponibili o
equivalenti, sì da
mantenere tratti di
identità comune. Oggi
purtroppospecialmente in
Italiala carica massima
di un Gran Maestro di un
Gran Oriente “vale”un
miliardo di vecchie lire
di compenso. Potete
immaginare quindi come
questa componente dei
nostri giorni abbia
influito poi sulle
innumerevoli
frammentazioni presenti
nel nostro paeseQuesto
mio giudizio e’
estremamente personale,
ma non nasconde quella
che poi e’ una delle
verità sulla cupidigia
dell’uomo, nei confronti
del benessere economico.
A tuo parere, quanto
è rimasto dell'antica
ritualità a cui l'ordine
si ispira? Le parole che
vengono pronunciate in
Loggia durante i
"lavori" hanno ancora il
significato di un tempo
o lo hanno perso nel
corso dei secoli?
Ritengo che la
ritualità possa essere
rimasta immutata,
perlomeno dal 1700,
quando iniziarono a
scrivere quello che
prima era tramandato
oralmente, nell’ambito
della ritualità.
Chiaramente alcuni
Ordini, od osservanze
hanno poi interpretato
in maniere differenti
gli scritti originali,
ma di fondo il rituale
e’ quello, e credo
personalmente che anche
alle soglie del terzo
millennio sia strumento
capace e produttivo per
far crescere un libero
muratore
nell’edificazione del
suo tempio.Se c’e’ stato
un cambiamento,
probabilmente e’
avvenuto agli albori del
1800, quando in
Inghilterra la
Massoneria era divisa
tra antichi (ancients) e
moderni(moderns):
quest’ultimi, anche per
ragioni politiche, hanno
avuto la meglio
(purtroppo dico io)
raspando dal disegno
originale alcuni
particolari.
Sappiamo che l'Ordine
accetta unicamente
persone ben conosciute
dagli stessi affiliati,
come mai? E' un modo per
proteggere la Loggia o
solamente per vietare
l'ingresso ai non
desiderati? Se
evoluzione spirituale
deve essere, perché non
per tutti?
La Massoneria è per
tutti, ma non tutti sono
per la Massoneria. Le
rispettabili Logge
“accettano tutti i
profani che vogliano
accedere alla conoscenza
degli antichi segreti e
vogliono raggiungere la
luce“. Per poter essere
accettato il candidato
deve fare richiesta
spontanea, deve essere
libero e di buoni
costumi, di maggior età,
senza precedenti penali
e non deve essere ateo.
Posso di seguito
elencare i principi
massonici nei quali un
candidato si deve
riconoscere:
-La Massoneria proclama,
dalle sue origini,
l’esistenza di un
principio creatore, Dio,
che riconosce e venera
sotto il nome di Gran
Architetto
dell’Universo.
-Non impone limite a
liberi studi della
verità, e per garantire
a tutti questa Libertà
esige assoluta
tolleranza.
-La Massoneria è aperta,
perciò,a gli uomini di
tutte le nazionalità, di
tutte le razze, di tutte
le credenze.
-Essa limita nei suoi
lavori le discussioni su
politica e religione, ed
accoglie tutto il
prossimo, qualsiasi sia
la sua opinione sulla
politica e religione,
fermo restando la
caratteristica di essere
una persona libera e di
buoni costumi.
-La Massoneria tiene
come oggetto combattere
l’ignoranza sotto tutte
le sue forme; è una
società fraterna il cui
programma si riassume in
obbedire le leggi del
paese, vivere con onore,
praticare la giustizia,
amare i suoi simili e
lavorare senza riposo
per il bene dell’umanità
e per il suo progresso
pacifico.
-Per elevare l’uomo ai
propri occhi, per farlo
degno della sua missione
sulla terra, la
Massoneria sostiene che
in principio Dio ha dato
all’uomo il bene più
prezioso, la libertà,
patrimonio dell’umanità
intera, raggio di luce
così alto che nessuno ha
diritto a spegnere o
abbassare e che e’
l’origine dei sentimenti
di onore e di dignità.
-Dalla preparazione del
primo grado sino a
raggiungere i gradi più
elevati, a prima
condizione, senza la
quale non si concede
niente all’aspirante, è
una reputazione e
dignità incontestabile.
-Agli uomini che erigono
la religione come
supremo consenso, la
Massoneria dice:
coltivate le vostre
religioni con fede,
seguite le ispirazioni
delle vostre coscienze;
la massoneria non è una
religione, non ha un
culto.
-Agli uomini che temono
le discussioni politiche
la Massoneria dice: io
limito nelle mie
riunioni tutte le
discussioni politiche,
il dibattito politico di
altezza è gelosamente
ponderato per la
tollerante sapienza del
venerabile maestro; sei
per la tua patria servo
fedele e geloso. Per i
più l’amore per la
patria si concilia anche
con la pratica di tutte
le virtù.
-La morale Massonica è
la morale più pura, più
alta: ha per base la
prima di tutte le virtù:
la Fratellanza. Il vero
Libero Muratore fa del
bene ed estende tutte le
sue attenzioni sopra
tutte le disgrazie,
qualsiasi siano, e nella
proporzione delle sue
forze. Di conseguenza
non può far a meno di
avversare con disprezzo
la immoralità.
-Per sviluppare con
certezza gli ideali
della Massoneria, il
Libero Muratore deve
praticar il rigoroso
segreto dei lavori, che
è tradizione ausiliaria
della Istituzione; la
prudenza nell’operare,
che è garanzia di
giustizia;
l’edificazione che è,
per esempio, forza
morale per eccellenza;
il disinteresse
nell’azione, che è il
seme del prestigio; la
abnegazione personale
che accentua il potere
delle idee; la discreta
propaganda che è
fertilissimo seme; la
perseveranza nel lavoro
che è augurio del buon
esito; e come centro
verso il quale
convergere tutte queste
energie, la Luce che
diffonde il Sapere, la
Verità e la Virtù sino a
che siano insite in
tutti e ognuno dei
membri della Umanità.
-Come necessità urgente
per la diffusione della
Verità e della Libertà,
la Massoneria proclama e
s’impegna alla
istruzione
popolare,”Carità
spirituale, più valida
che la carità
materiale”, dedica i
suoi maggiori sforzi
affinché in tutte le
città, in tutti i paesi
in qualsiasi società
umana per piccola che
sia, sino a qualsiasi
luogo, esistano menti
che sappiano apprezzare,
propagandare e
utilizzare le ultime
conquiste scientifiche e
filosofiche, per
dissolvere così la densa
ombra che avvolge
l’ignoranza e
intolleranza sopra la
umanità.
-La educazione,per
finire,e’ uno dei più
alti ideali della
Massoneria.
I candidati non
necessariamente devono
essere ben conosciuti
dagli stessi affiliati,
ma credo che sia
giustificato il veto di
un appartenente della
Loggia verso il
richiedente che magari
rispetto agli altri lo
conosce, perché capisce
che il desiderio e’ solo
appartenere ad una
confraternita da dove
attingere solo favori
personali. Mi piace
l’eufemismo che
definisce la Massoneria
come un enorme vassoio
dove liberamente chi ha
da prendere prende e chi
ha da dare da;
Semplicemente sapendo di
star tra altre persone
che la pensano e si
comportano nell’ugual
maniera.
Massoneria e Chiesa,
un binomio scottante;
cosa spaventa di questo
ordine ancora oggi nel
ventunesimo secolo? Come
mai la Chiesa continua a
vestire l'Anticristo di
squadra e compasso?
Come già scritto
precedentemente, non c’è
nessun legame certo tra
la Massoneria e l’Ordine
Templare, ma sicuramente
si riconoscono nei
rituali della prima
alcune caratteristiche
dell’altra
organizzazione. Li
accumulavano (templari e
costruttori di
cattedrali) comunque
vari aspetti, come
quelli del rigore
morale, della ricerca
della verità, della
ribellione contro la
ipocrisia. Detto questo
bisogna capire che la
Chiesa aveva il timore
di ciò che i templari
conoscevano sulla vera
storia della chiesa sin
dai suoi albori. Non è
menzogna dire che il
Cristianesimo e’ stata
l’ultima religione in
ordine di tempo che ha
assunto attinto a piene
mani nelle altre
religioni facendo suoi
simboli e credenze
“pagane”. La chiesa,
l’unico mezzo di
comunicazione dei tempi
(non dimentichiamo che i
libri furono copiati e
distribuiti sotto il suo
completo controllo)s’è
trovata di fronte
quest’associazione che
tramandava oralmente ma
soprattutto liberamente
senza censure i suoi
dogmi insieme alla
ricerca delle verità,
anche sulle origini del
cristianesimo. Ha
cercato di sopraffare la
controparte con i mezzi
a sua disposizione.
Possiamo quindi
immaginare il perché
della demonizzazione
della Massoneria. Voglio
dire, comunque che ci
furono due papi che
entrarono nell’Ordine
Massonico dando credito
all’Ordine stesso. Ma
non furono sufficienti.
La Massoneria rimprovera
la Chiesa di non
chiarire certi aspetti
oscuri della storia,
manipolati dalla stessa
a suo uso e consumo.
Credo che la chiesa
comunque cerchi di
avversare la Massoneria
in quanto questa
osservanza tende a
spronare l’uomo,
attraverso la ragione,
alla ricerca della
verità; la chiesa,
secondo me, limita tale
ricerca, quando più si
fa approfondita, con la
fede. Per concludere
credo che sia stato
fastidioso per la chiesa
il fatto che La
Massoneria fondi la sua
esistenza sulla
convinzione che la
Verità non è una
proprietà di istituzioni
o persone, ma debba
rappresentare un fine
cui ogni singolo
fratello sia tenuto a
tendere, condividendo le
diversità di fratelli
che mai avrebbe potuto
incontrare altrimenti,
perché differenti per
razza religione o
cultura, attraverso la
sua ritualità che tutti
unisce. Per questo
motivo sin dal
Settecento si è dovuta
scontrare con tutte le
forme di totalitarismo e
d’intolleranza politica
degli stati non
democratici, che subito
temettero la pericolosa
libertà che essa
permetteva, e vale a
dire di parlare tra
squadra e compasso senza
ferire i fratelli, per
lavorare per il
progresso dell’umanità,
sia attraverso un lavoro
interiore di costruzione
del Tempio individuale,
ma anche attraverso un
lavoro collettivo che
orienti la società verso
il Bene di tutti.
Come vedi l'avvenire
dell'Ordine? Quale ruolo
ricoprirà nelle future
generazioni?
Se e’ vero che, seppur
con cambi marginali la
Massoneria è arrivata
sino ad oggi, non vedo
il motivo perché non
possa proseguire verso
il futuro. Non
dimentichiamo che
Massoneria sono anche
170 ospedali nel nord e
sud america che curano
gratuitamente i bambini
bisognosi. Massoniche
sono anche varie ed
anonime associazioni che
danno aiuto ai poveri in
alcune città in Italia
ed Europa. Queste opere
oramai sono capisaldi
per il contesto attuale
e futuro. Ritengo che
sino a quando possano
esistere persone che si
interessano
spassionatamente
nell’aiutare il prossimo
la Massoneria possa
continuare il suo
mandato. Cambiando i
tempi, la Massoneria,
sta cambiando. Nel senso
che è e sarà più agevole
operare senza il velo
che, come spiegato
sopra, aveva un suo
fondamento. Oltretutto
la Massoneria rispetta
rigorosamente la legge e
ne pretende
l’osservanza. Gli ultimi
ostacoli
legislativi(vedi
l’assurda legge
regionale marchigiana
che vietava ad un
massone di lavorare
nella pubblica
amministrazione)sono
cambiati, annullati
dalla Corte di
Strasburgo. Sono
altrettanto consapevole
che alcuni dei facente
parte della Massoneria
abbiano commesso
nefandezze storiche ma
riflettiamo sempre sul
fatto che qualsiasi
associazione di persone
può avere al suo interno
buoni e meno buoni
appartenenti. Concludo
affermando che, secondo
me, la Massoneria possa
sempre di più trovare
ragione d’esistere in
questi travagliati
tempi, contrassegnati da
una epica corsa folle
verso il materialismo
spicciolo, riportando
l’uomo verso la ragione
e spiritualità, in un
corretto equilibrio tra
avere ed essere. A tal
riguardo segnalo anche
un altro strumento , la
livella, enfatizzata da
Toto, principe de
Curtis, nonché
eccellente Maestro
Massone. Con la livella
noi equilibriamo la
nostra vita, facendo si
che il percorso sia
retto e piano.
Concludendo, ho visto
coi miei occhi a Rimini
nell’annuale apertura
dei lavori del GOI molti
giovani, simbolo
positivo di continuità,
quindi ritengo e spero
che la Massoneria possa
avere un futuro
prospero, ed un
influenza positiva
seppur sempre riservata.
Cosa ne pensi del
sito
www.daltramontoallalba.it?
Sono entrato a
conoscenza del sito
attraverso uno degli
ideatori e fondatori. Ci
siamo scambiati molte
idee e credo che
entrambi ne abbiamo
tratto giovamento. E’
stato quindi naturale
dopo aver conosciuto
Michele, trovare
l’interesse in un sito
che condivido, seppur
abbastanza lontano dai
miei attuali interessi.
Però sono un
inesauribile curioso,
consapevole del fatto
che più credo di sapere
dopo aver studiato e
letto e meno sò
dell’enorme Universo che
mi circonda. Mi sento di
dar un consiglio ai
giovani riportando una
frase di un vecchio
massone: Tutto e’
giusto, tutto e’
perfetto. Traduco il
pensiero di questo
grande uomo dicendo che
credo fermamente che il
Gran Architetto
dell’Universo (o Dio, o
Maometto. ecc. ecc.)
abbia progettato un
mondo perfetto. Basta
solamente saperlo e
poterlo vedere sotto la
corretta angolazione,
purtroppo, o per fortuna
(secondo dello spirito
negativo e positivo) è
l’uomo che poi determina
lo svolgimento del
progetto originario.
Sforziamoci di vedere
positivamente le cose
intorno a noi creando un
presupposto solido per
seguire il progetto
iniziale. Ritornando al
sito, dopo una breve
parentesi su temi a me
cari, ribadisco la
positività di
un’associazione di
persone che vogliono
confrontarsi
liberamente,
possibilmente senza
censura, su argomenti
che loro reputano
interessanti, cercando
di trovare risposte non
imposte e libere da ogni
pregiudizio. Ringrazio
quindi lo staff del sito
Daltramontoallalba.it
per avermi dato questo
spazio e poter, seppur
in piccola parte,
aiutare chi ha interesse
a capire la Massoneria.
Le domande dei nostri
visitatori
Anonima scrive: "Ho
letto molti libri sulla
Massoneria e li ho
trovati estremamente
interessanti, in molti
di questi si parla di un
terribile segreto celato
da secoli dietro la
confraternita. Si tratta
di un mistero metafisico
come la pietra
filosofale o qualcosa di
realmente palpabile?"
Io credo che il
“terribile segreto” come
tu lo definisci sia
stato consegnato dai
templari ed ereditato
dalla massoneria
operativa, cioè quella
che esisteva ai tempi
(1200 circa) e che si
tramandava da labbra ad
orecchio dei suoi
appartenenti. Quando poi
dopo il 1700 la
Massoneria è divenuta
speculativa, cioè
filosofica, questo
segreto si e’ convertito
in “segreto della parola
perduta”. Non e’ altro
quello che qualsiasi
Fratello trova in sé
nella ricerca della
verità. Ti consiglio
comunque, cara anonima,
di leggere le mie altre
risposte dove
approfondisco meglio
questo tema.
Luca da Bari scrive:
"Come posso essere
iniziato alla
Massoneria?"
La Massoneria è per
tutti, ma non tutti sono
per la Massoneria. Prima
di essere iniziato, caro
Luca da Bari, devi, come
si dice in gergo,
bussare alla porta del
Tempio, meglio se con
l’aiuto di un
fratello.”Bussare alla
porta del Tempio”
significa non altro che
chiedere di essere preso
in considerazione. Sarai
esaminato, controllato,
e poi, se superato
l’esame ti verrà chiesto
se vuoi entrare nella
massoneria. Lo so, e’ un
procedimento lungo, ma
una delle qualità che un
buon libero muratore
deve avere e’ la
pazienza. Queste
lentezze sono derivate
anche dal fatto che
spesso le Logge si
trovano complete, e sin
quanto, o per morte
naturale, o per
abbandono (sonno in
gergo) non si trovino
sprovvisti del numero
necessario, non
accettano altre
“colonne”, o per meglio
dire nuovi iniziandi.
Quando dico con ”l’aiuto
di un Fratello“ intendo
dire che certe lentezze
potrebbero essere
superate, essendoci chi,
all’interno della
loggia, può dare un
giudizio iniziale. Resta
comunque ad
insindacabile parere dei
Maestri l’accoglienza o
meno di un candidato, e
non come si vocifera,
dalla sola presentazione
di un altro Massone.
Silvia da Roma scrive:
"Non credete di
nascondervi un pochino
troppo dietro la vostra
secolare tradizione?
Perchè la massoneria
oggi nel 2004 vanta
ancora il diritto di
rimanere 'segreta'?
Quali alte cariche ve lo
permettono"?
Cara Silvia da Roma, non
ci nascondiamo, la prova
è che io sono qui! In
aprile, a Rimini, si
riunisce il Gran Oriente
d’Italia, e per la
maggior parte del tempo
dell’evento l’ingresso è
libero per tutti. Ci
sono diversi siti
ufficiali di molte
Logge, in rete, e
nessuna si nasconde.
Bisogna distinguere la
differenza tra riservato
e segreto. La Massoneria
è riservata, non
segreta, e prova ne è
che le liste degli
appartenenti alle logge
sono consegnate a tutte
le questure della
nazione.
Anonimo scrive: "Un
massone crede in un Dio?
Qual'è il vostro
concetto di divinità?"
Un massone, per essere
massone, deve credere in
un Dio (vedi altra parte
dell’intervista). La
Massoneria riconosce la
Perfezione nella sola
figura del G. A. D. U.
(Gran Architetto
dell’Universo), al quale
proprio per tale ragione
dedica i suoi Lavori. Il
Massone non aspira alla
Perfezione, sapendola
irraggiungibile per
l'essere umano, anche se
Iniziato. Tende però a
migliorare la propria
condizione, le
conoscenze e l'etica
comportamentale,
considerandosi quindi
perfezionabile. Sa però
che alla cima non potrà
mai arrivare: il
microcosmo è d’identica
natura al macrocosmo, ma
restano due identità di
ben diversa rilevanza
nel quadro universale e
nel Tempio una parte del
muro rimane incompiuta
per ricordarcelo.
All'Uomo compete
comunque il dovere
d'operare caparbiamente
su se stesso, per
avvicinarsi il più
possibile alla
Perfezione divina, per
quindi esserne miglior
rappresentante nel
complesso mondo del
Creato che è chiamato a
gestire. La parola
perduta cui tendere,
grado supremo di
perfezione, non si
acquista col denaro ma
si può cercare con
l’esercizio interiore,
con la conoscenza di sé,
che è il primo Dovere
Massonico, poi con il
secondo che è il Dovere
verso gli altri, vale a
dire la famiglia e lo
Stato e infine col
Dovere verso la Divinità
col trionfo della pace e
della concordia.
Giampiero da Parma
scrive: "Ho un caro
amico affiliato da
qualche anno ad una
Loggia della mia zona.
Abitando in un piccolo
paese, il fatto di
entrare in loggia ha
creato delle voci
popolari a dir poco
terribili. Oramai la
gente del paese sostiene
che è alla stregua di un
adepto di una setta
satanica. Perché c'è
ancora tanta ignoranza
sull'argomento
massoneria!?"
Caro Giampiero da Parma:
capisco il tuo amico,
anch’io vivo in un
paesello, ma so anche
che, da buon massone ha
imparato a filtrare le
voci popolari
facendosele scivolare
addosso. Ben più
importanti per lui sono
gli insegnamenti che
potrà attingere dalla
Loggia. Riguardo alla
tua domanda sul perchè
di tanta ignoranza,
credo che sia dovuto da
una parte alla campagna
diffamatoria eseguita
sistematicamente dalla
Chiesa da secoli
immemorabili; inoltre,
in Italia, grazie
all’opera del Fratello
Gelli che ha gettato
sulla Massoneria un velo
infamante e poco consono
alla sua essenza.
Ribadisco come in
qualsiasi associazione
ci possano essere buoni
e cattivi associati, ma
ritengo anche che nel
caso della Massoneria si
sia enfatizzato, per le
ragioni sopra descritte,
solo i personaggi
negativi. Sapevate per
esempio che Totò era
Maestro Massone? e
Garibaldi, Mazzini,
Cavour? La maggior parte
dei presidenti degli usa
lo sono, così come
Isacco Newton, come
Kipling, come Pitagora,
Trilussa, Voltaire.
Aggiungo Mozart e
Wagner, Rossini e Verdi.
Volutamente ho citato
nomi sparpagliati per
origine e tempi di
appartenenza. Molti
altri Fratelli sono
stati sconosciuti
personaggi solo perchè
non amavano ed non amano
essere alla ribalta,
sempre per quel velo di
riservatezza che
comunque cinge il capo
di un buon massone. Nel
mio specifico, visitando
una loggia in sudamerica,
ho potuto toccare con
mano l’esempio di
uguaglianza: il
Venerabile Maestro
(colui che per un anno
organizza la Loggia) era
un maestro di scuola
elementare ed il
Presidente dello Stato
un semplice Fratello.
Marco da Roma scrive:
"Secondo le leggi del
pubblico impiego, un
massone non può occupare
un posto statale,
possiamo ritenerlo un
regalino del Fratello
Gelli o questa legge è
ancora più vecchia della
P2? Questo non è forse
una forma di razzismo
ideologico?"
Concordo con te Marco da
Roma, quando scrivi che
è una forma di razzismo
ideologico il fatto che
un Fratello non possa
occupare un posto
statale. Il tribunale di
Strasburgo ha annullato
l’ultima legge
regionale,
specificatamente delle
Marche, che vietava ad
un Fratello Massone di
ricoprire una carica
pubblica. Queste leggi
razziali, e credo che
siano deliberate dopo
”l’effetto Gelli”,
d’altro canto hanno
fatto si che i massoni,
per difendersi, siano
stati nel corso dei
secoli molto più che
riservati. In altre
parti del mondo non e’
così: ho visto con i
miei occhi e col cuore
felice molti edifici con
tanto di placche
indicanti i nomi dei
Templi (in america ed in
america latina). Da
parte mia, comunque, non
sempre ho usato la
riservatezza: sono
orgoglioso di essere
massone e non lo
nascondo (d’altronde
sono qui per mia libera
scelta); e’ chiaro che
non l’ostento, perchè
una delle nostre qualità
deve essere l’umiltà. Ma
quando c’è da difendere
qualcuno a cui è
limitata la libertà o
l’uguaglianza io
insorgo. Mi piace
chiamare in causa il
fratello Voltaire che
disse:“Detesto ciò che
dici, ma mi batterò sino
alla morte affinché tu
possa esprimere
liberamente le tue
idee”. Ora, scambio il
posto e faccio a voi una
domanda che nessuno/a ha
fatto: perché nella
Massoneria regolare non
e’ prevista la presenza
delle donne?
L'Associazione Culturale
Dal Tramonto all'Alba
ringrazia il Sig. Dante per la
gentile collaborazione. |